Londra - Royal Academy of Arts
25 Gennaio —2 Agosto 2020
Picasso and Paper è una vasta mostra esposta cronologicamente dal periodo blu e rosa, attraverso il cubismo, il surrealismo, il neoclassicismo, i Minotauri, e i suoi ossessivi studi su Monet e Delacroix.
La carta è stata per Picasso un medium per esplorare le sue idee attraverso la sua lunga carriera e un materiale con potenzialità illimitate.
Egli sperimentò su tutto dai giornali, ai tovaglioli, fino alle carte decorate delle tappezzerie.
I lavori su carta di Picasso mostrano la sua infinita volontà di innovazione e creatività.
Egli passò decenni studiando tecniche di stampa e incisione e ricercando carte antiche e uniche come quelle del lontano Giappone, e tutto senza perdere il suo spirito di dipingere su ogni pezzo di carta trovato.
La mostra inizia con un piccolo cane e una colomba che lui disegnò e intagliò con le forbici creando delle creature tridimensionali alla tenera età di nove anni.
La vie (La vita) apre la sala sulle opere del periodo blu, iniziato dopo il suicidio dell’amico Carlos Casagemas, e caratterizzato da austeri colori dai toni blu e blu-verde e da tristi soggetti di emarginati come prostitute, mendicanti ed alcolizzati.
I dipinti e disegni del periodo rosa raffigurano soggetti più allegri come clown, arlecchini, artisti di strada, dipinti nei toni caldi del rosa, rosso, arancione e colori terra.
Dopo questo periodo Picasso trovò ispirazione nell’arte aborigena e africana,
conosciuta come il suo periodo africano, questa fase mantiene i toni caldi del periodo rosa ma comunica un cambio sia nello stile che nel soggetto. Abbandona l’arte figurativa per avvicinarsi ad un astrattismo ispirato dalle maschere africane e culminato nel capolavoro Les Demoiselles d’Avignon.
La rivoluzionaria opera, fu creata dall’evoluzione di diversi disegni, molti dei quali sono esposti in questa mostra.
Attraversando le fratturate forme cubiste, i soggetti si semplificano per adattarsi alla tecnica del collage dove il protagonista indiscusso è il violino.
Durante la Prima Guerra Mondiale, Picasso fu coinvolto in una esperienza teatrale con l’opera Parade di Jean Cocteau composta per il balletto russo, come si può osservare in una piccola sezione della mostra, prima di passare alle sue opere neoclassiche ispirate dopo il viaggio in Italia del 1917.
Molto interessante è il contatto di Picasso con il surrealismo, iniziato con la conoscenza di André Breton e proseguito con la sua relazione con Dora Maar.
Disegni e stampe di minotauri iniziati negli anni Trenta del Novecento continueranno ricorrenti in tutta la sua carriera.
Picasso si impersonificava nella mostruosa figura mezza bestia, mezzo uomo, accovacciata e piena di brutale energia su corpi di donne addormentate.
La deposizione del Minotauro in costume d’Arlecchino (La Dépouille du Minotaure en costume
d’arlequin) è un bellissimo acquarello ed esempio di questo genere nel quale unisce i suoi due alter ego del Minotauro e dell’Arlecchino del suo periodo rosa.
Il capolavoro della mostra è l’immenso collage lungo cinque metri ed intitolato Femmes à leur toilette (Donne alla Toilette 1937-8).
E’ un colossale assembramento di cartoline, fogli colorati, tappezzerie di carta che imitano strutture in mattoni, parquet, e sgargianti fantasie di tessuti, strappate, tagliate e incollate insieme con alcuni elementi dipinti come le tre teste di donne e una riflessa nello specchio, dipinto nel dipinto..
La mostra termina con il famoso film di Henri-Georges Clouzot del 1956 Le mystère Picasso (il mistero di Picasso), dove un settantacinquenne Picasso mostra il suo genio contro il tempo alla truppa cinematografica. Picasso sta dipingendo un giornale utilizzando un pennarello, tra altri media, e Clouzot mostra i due lati della pagina. Picasso in pantaloncini siede davanti al cavalletto, lavora ad un’immagine che appare da un lato, come una brillante animazione che emerge dal vivo davanti ai tuoi occhi.
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