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Immagine del redattoreCristina Casalis

La Totalità di Costas Varotsos e il grattacielo Intesa Sanpaolo


La Totalità di Costas Varotsos

La Totalità è un’opera dello scultore greco Costas Varotsos.

Varotsos studiò pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma e architettura nella Scuola di Architettura di Pescara, dove seguì le lezioni di Giorgio Grassi. Già dai suoi primi lavori in Italia, principalmente performance e sculture, Varotsos iniziò a mostrare un interesse per lo spazio.

Dal 1983, si focalizzò esclusivamente nelle sculture. Utilizza materiali trasparenti, come il vetro, plexiglass e acqua, ma anche acciaio e pietra per creare opere con un carattere sociale e simbolico.

L’artista è specialmente interessato sull’impatto comunicativo ed emozionale sullo spettatore.

La Totalità è una struttura in vetro di 9 metri con un cuore d’acciaio.

La scultura deve il suo movimento fluido e dinamico alla geometria precisa della sua sottostante struttura in acciaio che è composta da tre sezioni tubolari centrali ai quali sono saldate coppie di vassoi con lastre in vetro orizzontali. La scultura è anche sbilanciata in una direzione rispetto alla base del supporto dando una generale impressione di movimento in quanto la prima sezione è inclinata di 10°.

Questo lavoro è stato inspirato dalla “La figura sfuggente”, una scultura del V secolo A.C. che è collocata nel Museo Archeologico di Eleusi, in Grecia. Il soggetto rappresentato si lancia in avanti, ed allo stesso tempo getta uno sguardo alle sue spalle per non dimenticare il passato.

Varotsos dedicò la scultura alla città di Torino. L’opera punta ad esprimere l’abilità di guardare avanti al futuro, ma al tempo stesso avendo una profonda considerazione di quello che si è imparato dal nostro passato.

La scultura costruita da Costas Varotsos fu realizzata tra il 1998 e il 1999 e collocata in piazza Benefica.

Nel 2017 fu rimossa per essere ridisegnata, con innovative tecnologie e restaurata.

Il restauro e i lavori del nuovo ricollocamento sono stati possibili grazie al protocollo di intesa sottoscritto dalla città di Torino, dal Centro Conservazione Restauro La Venaria Reale e da Intesa Sanpaolo.-

La Totalità- veduta ravvicinata
La Totalità - veduta aerea

Il basamento della scultura è collocato su una collinetta verde delimitata da arbusti che rappresentano un deterrente contro possibili atti vandalici pur assicurando un giusto punto di vista complessivo della struttura.

La scultura è stata ricollocata nel giardino Nicola Grosa che è vicino al grattacielo di Intesa Sanpaolo.

Il grattacielo Intesa Sanpaolo, dell’omonimo gruppo bancario, è un progetto dell’architetto Renzo Piano.

Renzo Piano- Intesa Sanpaolo skyline
Renzo Piano- Intesa Sanpaolo skyline

È considerato il grattacielo più ecologico d’Europa ed è uno dei dieci inseriti nella categoria New Construction. Il progetto rispetta completamente i seguenti criteri: innovazione architettonica, sostenibilità ambientale e integrazione tra gli spazi lavorativi e pubblici.

Il progetto sottolinea la sua sostenibilità grazie all’uso dell’acqua per la riduzione della temperatura durante l’estate ed è potenziato da energia elettrica rinnovabile e dai 1600 m2 di pannelli fotovoltaici.

Le facciate est e ovest sono ricoperte da una “doppia pelle” in acciaio e vetro comandata da sensori che ne regolano l’apertura e la chiusura per ottimizzare la temperatura e la luminosità degli interni.

L’acqua piovana, raccolta in speciali serbatoi, alimenta sia il sistema di irrigazione delle aree verdi sia le cassette di cacciata dei bagni.

Grattacielo Intesa Sanpaolo- giardino
Grattacielo Intesa Sanpaolo Piano35

Il grattacielo ha sulla sua sommità un ristorante, un giardino e una terrazza panoramica che permette una vista speciale sulla città, mentre i piani interrati ospitano un auditorio.

Il grattacielo ha ottenuto una certificazione energetica di classe A. L’edificio ha 32 livelli fuori terra e 5 interrati. Il grattacielo è stato inaugurato nel 2015.

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