Uno dei miei pittori preferiti è Sorolla. Lo scoprì molti anni fa tramite un bellissimo poster di una sua mostra, ma fu solo l’anno scorso che ebbi la fortuna di vedere le sue opere in una bellissima mostra alla National Gallery dal titolo Sorolla Spanish Master of Light (Sorolla il Maestro spagnolo della luce).
Nel 1908 fu descritto a Londra come: “Il più grande pittore vivente”, prima di Picasso e Dalì, ma oggigiorno è quasi dimenticato. Sorolla, pittore nato a Valencia, consolidò la sua reputazione con quadri a soggetto marino eseguiti con un virtuosismo senza paralleli nelle pennellate e nella capacità di catturare gli effetti dell’ardente luce Mediterranea.
Molti dei suoi quadri, tele di ampie dimensioni, furono eseguite in en plain air, come è stato evidenziato da granelli di sabbia trovati nella superficie pittorica.
Il quadro che voglio presentare è intitolato La vuelta de la pesca (Il ritorno dalla pesca) del 1894. Fu dipinto per l’annuale Salon de la Société des Artistes Français a Parigi, e fu premiato con una medaglia d’oro di seconda classe. Quando la mostra chiuse fu comprato dallo Stato francese per il Musée du Luxembourg per un valore di 6.000 franchi, oggi è conservato al Museo d’Orsay.
La composizione di questo soggetto epico è formata su due assi: il primo dato dalla barca, dalla vela e dai due buoi e l’altro dal bovaro e dal pescatore in piedi in primo piano a sinistra, che agisce quasi come ancora della composizione.
I tre pescatori sulla e intorno alla barca, parzialmente tagliati, aggiungono dinamismo alla scena: uno a poppa stabilizza la barca, un altro a prua con i piedi nell'acqua si mimetizza con la nave e il terzo, magistralmente coperto dalla vela gonfia, energicamente spinge il remo facendo da timoniere.
In primo piano, un marinaio muscoloso è in concentrata attesa con un palo di legno per bloccare la barca a riva. La linea delle sue spalle porta lo sguardo verso il bovaro, seduto in una posizione chiave della composizione, enfatizzando il contrasto della sua silhouette tra l’ininterrotto blu del cielo e del mare.
La maestosa vela, che cattura i diversi raggi del sole e distorce la forma dell’albero, è costituita da virtuose sfumature di bianco. Nella distanza l’orizzonte e il mare si mescolano, la superficie è saturata dalla luce baluginante e il cielo è coperto da una leggera foschia tipica dei giorni più caldi dell’estate. Solo due distanti vele aiutano a stabilire il limite tra il cielo e il mare.
In primo piano l’acqua è costituita da diverse pennellate e colori: bianco, blu, verde e turchese.
Piccoli tocchi di verde chiaro, rosa, arancione, viola e rosso creano le luci e le ombre e annunciano la estrema abilità tecnica di Sorolla di raffigurare il fuggevole passaggio della luce.
Uno dei biografi di Sorolla disse: "uno potrebbe dire che questo fu il suo primo Sorolla”
Si può quasi annusare l’acqua salata del mare e sentire la brezza marina e il caldo sole mediterraneo.
Questa quiete scena realistica dell’arduo lavoro dei pescatori in un vibrante paesaggio marino su grande composizione fu il primo quadro di questo soggetto che Sorolla dipinse e che gli diede la sua fama nazionale ed internazionale di pittore della luce.
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