Charles Dickens fu uno dei più popolari personaggi dell’epoca Vittoriana e sicuramente il più famoso scrittore della sua epoca. Di lui tutto è stato studiato e ricercato in collezioni pubbliche e private e sembrava che tutto fosse stato scoperto. Tutto cambiò nel 2017, quando fu ritrovato dopo 173 anni, quello che era stato definito “the lost portrait” il ritratto perduto di Dickens, di cui si erano perse le tracce dopo una mostra del 1844.
Il ritratto, una piccola miniatura, fu ritrovato in Sud Africa nella provincia di Kwazulu-Natal, comprato da un collezionista in un’asta del 2017 all’interno di una scatola con altri oggetti per un valore totale di 27 sterline.
Nel 2018, il collezionista contattò Emma Rutherford, una delle esperte in miniature della Galleria Philip Mould a Londra, per avere un responso sul ritratto che era ricoperto da muffe e funghi per cui era quasi impossibile vederne l’immagine. La miniatura era stata trascurata per anni e si era deteriorata per il fatto che le miniature di epoca vittoriana sono realizzate con un miscuglio di colle e acquarelli e questo facilmente attrae funghi e muffe se non protette adeguatamente.
Dopo il restauro è stato possibile stabilire che questa miniatura era il ritratto di Dickens realizzato per il frontespizio di A new spirit of the age, un libro di saggi scritto nel 1844 che esaltava la genialità e la creatività di scrittori di epoca Vittoriana come Tennyson, Browning, Mary Shelley e ovviamente Dickens che occupava il primo capitolo.
Il ritratto fu realizzato dalla pittrice scozzese Margaret Gillies.
Come il suo ritratto anche Margaret Gillies fu dimenticata per molto tempo. Pittrice professionista, pioniera, femminista e sostenitrice del suffragio femminile, decise di non sposarsi per non perdere i suoi diritti di donna indipendente. Andò a convivere con il Dr Thomas Southwood Smith con il quale condivideva i temi sociali, specialmente la volontà di combattere la povertà e la sofferenza dei meno fortunati. Il Dr Southwood Smith collaborava nella Poor Law Commission, dove scriveva rapporti per il governo su temi come la sanità e la povertà e richiamava personaggi che potevano aiutarlo nella sua campagna. Uno di questi fu Charles Dickens, e tramite la sua amicizia Margaret Gillies fu scelta per realizzare il ritratto dello scrittore nell’autunno del 1843.
Questo ritratto avvenne in un momento molto critico della carriera di Dickens. Lo scrittore trentunenne, divenuto famoso per Oliver Twist e La bottega dell'Antiquario, riformatore imperterrito, aveva appena avuto due gravi flop letterari che ne stavano minando la carriera e le sue finanze.
Proprio nei mesi nei quali posava per il suo ritratto, Dickens ebbe un momento di grande creatività ed iniziò a scrivere quello che è conosciuto come il suo più famoso scritto: Il Canto di Natale.
Era stato chiesto a Dickens di scrivere un saggio sulla povertà ed egli modificò l’idea nel racconto di Natale che incitava il bisogno dei ricchi di aiutare i poveri.
Sottolineò nel libro anche la presenza di due disperati bambini, Ignoranza e Miseria che appaiono con lo Spirito del Natale Presente.
Dickens scrisse il libro in solo sei settimane, nelle quali aveva avuto sei o sette sedute pittoriche con Gillies.
Guardando il suo sguardo appassionato nella miniatura di Gillies, si può immaginare che l’artista e lo scrittore abbiano condiviso appassionate conversazioni sociali.
Gillies aveva appena finito di illustrare un resoconto governativo sulla condizione delle donne e dei bambini nelle miniere. Incredibilmente Scrooge il protagonista del Canto di Natale è portato a guardare le miniere della Cornovaglia, il che potrebbe essere stato influenzato dal lavoro della pittrice.
Nel 1844 Margaret Gilles espose questo ritratto alla Royal Academy of Arts di Londra e fu l’ultima volta che fu visto in pubblico, e le nuove generazioni conoscevano il ritratto solo tramite la stampa fatta da esso.
Nel 1866, Gilles fu contattata dallo scrittore Frederick George Kitton, che stava svolgendo delle ricerche su Dickens pe realizzare un libro con diverse illustrazioni e ritratti dello scrittore. Margaret ormai anziana rispose che non aveva più idea dove fosse il suo ritratto di Dickens perché era da anni che lo aveva perso di vista. Come la miniatura sia arrivata in Sud Africa rimane un mistero ma c’è un probabile collegamento con la pittrice. La famiglia del marito di sua figlia adottiva si era insediata in Sud Africa nella stessa zona dove il ritratto fu ritrovato.
Nel Ottobre 2019 il ritratto fu acquistato dal museo Charles Dickens di Londra ed è presente nello studio dello scrittore, come un ricordo di un giovane idealista che voleva creare un mondo migliore e più caritatevole.
Il ritratto differisce da tutti gli altri dello scrittore con quello sguardo intensamente rivolto verso lo spettatore attirandolo nel suo mondo e mostrando la genialità del giovane scrittore.
Quando Gilles dipinse questo ritratto, Dickens non aveva idea che improvvisamente sarebbe stato travolto da dal grande successo del Canto di Natale, e che la sua vita sarebbe cambiata per sempre.
Dickens faticò ad interessare i suoi editori con la sua storia di Natale, e loro accettarono di pubblicare il suo lavoro solo se lui avesse pagato un ingente parte dei costi.
Dickens pubblicava i suoi racconti a puntate settimanali o mensili sui giornali, diventando il pioniere in questa pubblicazione di romanzi che diventarono la moda dominante per pubblicare i romanzi in epoca vittoriana.
Dickens lavorava in stretta collaborazione con i suoi illustratori anticipando i suoi piani di pubblicazione così che gli illustratori potessero iniziare a lavorare prima che lui finisse i capitoli da pubblicare.
Le illustrazioni davano un’idea dei personaggi di Dickens e lo stesso scrittore selezionava le scene principali da disegnare sulle quali dare più enfasi.
I registi cinematografici continuano ad utilizzare le illustrazioni originali quali base per la caratterizzazione dei personaggi, per i costumi e ambientazione per le adattazioni cinematografiche dei romanzi di Dickens.
Per quanto riguarda il Canto di Natale, Dickens scelse John Leech famosissimo caricaturista ed illustratore divenuto celebre per il suo lavoro nella rivista satirica Punch.
Se a Dickens dobbiamo l’idea moderna del Natale, sicuramente alle illustrazioni di Leech dobbiamo gli scenari e i personaggi che hanno inventato il Natale.
Il Canto di Natale, romanzo del 1843 rimane ancora molto popolare e continua a ispirare adattamenti in diversi generi artistici.
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