Casa Romagnano è un edificio storico situato nel centro storico di Torino.
Costruito nel XIV secolo, appartenne alla famiglia Romagnano, Marchesi di Romagnano, conosciuti anche come Arduinici.
La loro influenza politica proseguì anche sotto la supremazia dei Savoia, con il Marchese Antonio Romagnano che divenne tra il 1449 e il 1458 cancelliere del Duca di Savoia Ludovico.
La famiglia Romagnano giocò anche un importante ruolo di ambasciatori presso la Corte sabauda ospitando nel loro palazzo l’ambasciatore della Repubblica di Venezia Andrea Morosini.
Durante il restauro dell’edificio avvenuto nel 1885 ad opera del famoso architetto Riccardo Brayda, le decorazioni medioevali in terracotta furono portate alla luce rivelando la presenza di precedenti finestre.
Fu il primo edificio civile della Torino medievale ad essere interessato da un profondo recupero con una precisa relazione dei lavori, che rese noti i criteri che guidarono le scelte stilistiche operate.
Dagli scavi operati è emerso che l'edificio originario possedeva un porticato di almeno quattro arcate, che si sviluppava sul prolungamento del vicolo.
Oggigiorno, l’edificio mostra poche testimonianze del suo passato tardo-medioevale, tuttavia sono riconoscibili parte delle cornici in cotto delle finestre ogivali fittamente ornate, che riportano rappresentazioni di ghiande, piccole zucche e foglie di quercia.
Le decorazioni dell'edificio sono simili a quelle del castello ducale e sottolineano non solo la ricchezza della famiglia, come famiglia nobile, ma la volontà di affermare il loro status sociale presso la corte Sabauda.
La facciata principale è situata sulla stretta via dei Mercanti, mentre la facciata laterale si affaccia su un vicolo chiuso da tempo, ma che probabilmente fu uno dei viottoli della città medievale.
Questa parte laterale dell’edificio conserva interessanti porzioni riportate alla luce, che rivelano lacerti in muratura a spina di pesce ed una finestra ogivale intera, ma completamente murata.
Il piano inferiore riporta invece tracce di finestre a crociera in cotto, risalenti al XVI secolo.
Del XVII secolo sono invece le restanti aperture, operate senza il rispetto della decorazione originaria medioevale.
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